Innumerevoli le citazioni nei documenti riguardanti i forni e i mulini del territorio.
Nel Registre des Reconnaissances del 1651 troviamo informazioni sulla commissione incaricata dell’acquisto dei materiali per la costruzione di forni, sugli associati e sui diritti di utilizzo. Nel Catasto del 1638 sono elencati forni e mulini tra le proprietà di beni immobili del territorio.
Negli archivi parrocchiali un documento attesta la quota di lire 128 donata dal giovane parroco, nominato l’8 gennaio 1920, per la costruzione dei forni di Brengon e di Le Clou. Nel 1992 partono i progetti di recupero e vengono ricostruiti 8 mulini su 13 e 3 forni tra cui quello di Vieu, oggetto di un moderno restauro.
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