ESITI CONCORSI 2025
IL MIGLIOR PANE NERO – SEZ. A
con almeno 30% segale e con il lievito compresso
1° FORNO di Corgnolaz – Chamois
2° FORNO di Crépin – Valtournenche
3° FORNO di Sorreley – Saint-Christophe
IL MIGLIOR PANE NERO – SEZ. B
con almeno 70% segale e libera scelta di lievito
1° FORNO di Machaby – Arnad
2° FORNO di Ehgne – Gressoney-La-Trinité
3° FORNO di La Saxe – Courmayeur
Concorso Lo Pan Ner
Concorso Lo Pan Ner 2025
Corsi di panificazione
CORSO DI PANIFICAZIONE 2025 Sabato 20 settembre 2025 - Saint-Christophe Nel forno in loc. Champapon si è svolto il corso di accensione del forno e panificazione tenuto dal maestro Christian Trione, che ha dispensato i suoi preziosi consigli ai numerosi volontari dei...
La tradizione del pane nero in Valle d’Aosta
In Valle d’Aosta il pane è da secoli un alimento principale e le coltivazioni dei cereali, segala e frumento, caratterizzavano il paesaggio montano.
Il pane di segala, simbolo della vita di altri tempi, era indispensabile per il nutrimento e comportava un anno intero di fatica per la coltivazione del cereale e per la produzione del pane stesso.
Ogni villaggio aveva le sue strutture pubbliche: cappelle, scuola, latterie e forni, opere importanti e caposaldi per la religione, la cultura e l’alimentazione. Ogni villaggio aveva il suo forno.
La panificazione, fase importante per l’alimentazione, era anche considerata un momento di festa e di socializzazione.
La produzione del pane era generalmente limitata al periodo compreso tra Santa Barbara, agli inizi di dicembre, e la vigilia di Natale.
Poche erano le famiglie che potevano produrre pane più volte nei diversi periodi dell’anno. La produzione del pane coinvolgeva le famiglie e la comunità con ruoli ben precisi per tutti. Le donne impastavano la farina e realizzavano le forme di pane che gli uomini cuocevano. I bambini aspettavano con ansia la cottura dei galletti che gli adulti preparavano per loro.
Questo pane povero, scuro e duro rappresentava anche per i nostri emigrati e soldati, che lo assaporavano a piccoli pezzi, la loro casa, il loro villaggio.
Oggi non pochi sono i giovani che investono in una agricoltura di ritorno, noncuranti di un progresso che ha trasformato il pane in un prodotto di diffusione commerciale; oltre ad una fonte di reddito esiste la volontà di ridare al pane il ruolo di protagonista, di recuperare le tradizioni con le loro emozioni.

















